Di lui sappiamo ben poco. Eliseo Ceretti, un cognome tipico della zona, era fotografo di Antoliva, una piccola frazione di Intra, la cittadina del Verbano soprannominata nell’Ottocento la Manchester del Lago Maggiore, per la fiorente attività industriale. Fu attivo, con la sua Premiata Fotografia, dal 1914 al 1927, quando non si ebbero più notizie. Ci ha lasciato qualcosa. Tre stampe alla gelatina d’argento, ritrovate per caso a un mercatino di Omegna. Chissà quante immagini avrà scattato? E dove saranno andate a finire? Quante persone si saranno messe in posa, emozionate davanti alla sua ingombrante macchina fotografica, magari per farsi fare il loro unico ritratto? Che cosa resta di loro, se non un sorriso sbiadito? Di sicuro si sa, del Ceretti, che aveva aperto uno studio fotografico a Cannobio, ma nel 1918, subito dopo la guerra, provò a spostare l’attività a Milano, in corso San Gottardo 3, pur mantenendo quello sul Lago come succursale. Il fotografo morì, forse, giovane, proprio nel ’27, avendo creato un catalogo dall’oltretomba che sarebbe interessante ricomporre. I suoi frammenti restituiscono sguardi, espressioni, abiti di buona fattura, eleganti panciotti e orologi a cipolla, testimonianze di vite perdute nella polvere. Grazie Eliseo!

Un gruppo di persone, due uomini e due donne, davanti al rifugio dell’Alpe Cavallotti, altezza 1.200 metri, sopra Intra. La casa è di proprietà Melli. La casa fu bombardata durante la seconda mondiale e fu acquistata dai nonni dell’attuale proprietario dai Melli, dopo la guerra. Fino agli anni Ottanta era una sorta di rifugio con locanda

Un ritratto di gruppo con ventotto uomini e un cane su quattro ordini a figura intera, realizzato all’aperto. La stampa reca la stampigliatura a pressione di Eliseo Ceretti, Antoliva Intra

Un bellissimo ritratto in studio della famiglia Not di Udine, durante la profuganza in Lombardia, nel 1919. Le sette persone sono fotografate a figura intera e poste su due ordini. Si riconoscono in alto a sinistra Rino Not, una donna non identifica, Tommaso Not; in basso a sinistra Maria Not, Pietro Not, la moglie Maria Luigia Treu e Anna Not. Stampa alla gelatina bromuro d’argento, con in basso a destra la stampigliatura a pressione dello studio Eliseo Ceretti, Milano, Corso San Gottardo 3 e Cannobio (Lago Maggiore). Per gentile concessione dell’Archivio Storico Fotografico, Biblioteca Civica di Moggio Udinese

Ritratto di donna seduta, Premiata Fotografia Eliseo Ceretti, Cannobio, da Enzo Azzoni, La fotografia sul lago Maggiore : 1840-1890, Intra, Alberti Libraio Editore, 1980
In apertura: ritratto di gruppo di quattro uomini in abito elegante, in studio, con panorama dipinto.
Scarica qui il pdf dell’articolo: Eliseo Ceretti, fotografo di Antoliva
Bibliografia: Enzo Azzoni, La fotografia sul lago Maggiore 1840-1890, Intra, Alberti Libraio Editore, 1980.
noi abbiamo un fotografia del 1918 del Ceretti scattata nello studio di Milano
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