La posta del Sempione fa il suo viaggio d’addio
Foto di Jack Birns per LIFE Magazine
Questa è la storia dell’ultima diligenza del Sempione, che sarebbe stata sostituita di lì a poco dal caratteristico autobus giallo, il celebre Postauto. Le immagini del fotografo americano Jack Birns, scattate nell’inverno del 1950, raccontano tutto il percorso, assisitito da numerosi rifugi e locande: Schlucht, Schallberg, Berisal, Weissbach, Schallbet, Ospizio nuovo del Sempione, Ospizio vecchio, Engeloch, Simplon Dorf, Gabi, Gondo, Ponte sulla Diveria, casa torre Stockalper, Paglino e Iselle.
Per comodità di visione, l’articolo è stato diviso in tre parti: § 1. Da Briga a Berisal, § 2 da Berisal a Simplon Dorf e § 3 da Simplon Dorf a Iselle.
In ferrovia, attraverso il tunnel del Sempione la distanza da Briga nel Vallese svizzero ad Iselle in Italia, è meno di 20 chilometri e il treno la percorre velocemente in 20 minuti. La tortuosa strada napoleonica che sale al passo, costruita tra il 1800 e il 1806, è lunga 46 chilometri, il punto più elevato è a 2010 metri di altezza. La diligenza seguiva il vecchio tracciato, peraltro ancora esistente e praticabile, partendo all’alba da Briga e arrivando a Iselle in serata. Non c’era ancora il notevole ponte sulla valle di Ganther, 150 metri sopra il fiume Saltina, inaugurato nel 1980. Fino al 1951, da Novembre a Giugno, le 1500 persone che risiedevano in quel territorio, ricevevano la posta da una carrozza e da una slitta, trainate da cavalli.
Nell’estate del 1950 Jack Birns viaggiò, inviato dalla rivista LIFE, sul Simplon Orient Express, per un servizio sul famoso treno da Londra ad Instanbul. In quell’occasione passò il tunnel, ma insieme al collega giornalista Roy Rowan, approfittò per fare un giro in macchina sul Passo. A Simplon Dorf incontrò casualmente il postiglione Edouard Theiler. Gli piacque così tanto che il fotografo, arrivato a New York, aveva subito proposto al Direttore un reportage sulla diligenza. Birns tornò in Vallese in Novembre e il pezzo uscì il 29 Gennaio del 1951, con una smilza selezione di dieci di foto. Tutto il lavoro, che consiste in circa 250 immagini, è stato stato recuperato nell’archivio di LIFE su Google (http://images.google.com/hosted/life).
È uno dei viaggi più spettacolari delle Alpi, con panorami estesi e mirabili sulle Alpi Bernesi, il Bortelhorn, la Punta del Rebbio, il Boshorn e il Weissmies. Magnifica la valle del Rodano; la foresta di abeti e larici nella Ganther; il morbido altopiano del Sempione con i grandi ospizi per i viaggiatori; le Gole di Gondo, uno dei più temibili mauvais pass delle Alpi; la bella cittadina di Varzo e lo sbocco nella dolce pianura ossolana.
Oltre a consegnare e ritirare la corrispondenza, il postiglione dispensava favori alle persone, come portare pacchi, ritirare bottiglie vuote di schnapps, caricare e scaricare i capironi di latte. Talvolta gli sciatori approfittavano di un passaggio. Bufere di neve e cattivo tempo spesso fermavano la carrozza e non mancavano seri pericoli. Nel 1929 un enorme macigno, parte di una valanga, precipitò dalla montagna e trascinò nel baratro due cavalli. I postiglioni che compaiono nelle foto di Birns sono tre: Anton Bruchi, Edouard Theiler di Simplon Dorf, sessant’anni, dei quali 30 passati a guidare, e Johann Zenklusen, autista della slitta per i tratti innevati. Con il prezioso contributo di Patric Zenklusen, proprietario dell’albergo Stocklaperturn di Gondo, è stato possibile reperire delle informazioni sui due postiglioni.
Edouard Theiler era nato nel 1891. Nel 1921 si era sposato con Crescentia Zenklusen (nata nel 1901). Fu capostipite di una grande famiglia ed ebbe nove figli dal 1921 al 1936: Joseph, Ernestine, Josephine Constanze (morì subioto dopo la nascita), Hedwig Florentie, Meinrad, Ottilia, Frieda, Alois. Edouard morì nel 1951, nello stesso anno in cui uscì il servizio su LIFE, a 60 anni.
Johann Zenklusen era nato nel 1903. Si era sposato nel 1927 con Florentina Arnold (nata nel 1904). Dal matrimonio erano nati dodici figli: Gotthard, Josephine, Heinrich, Hedwig, Simon, Joseph Zwillinge, Maria, Erwin, Rosmarie, Alois, Stephan, Pius, Eduard. Nella notte tra l’11 e 12 Agosto 1956 un fulmine che si schiantò a Tschuggi, che significa piccola roccia, nei pressi di Laggin Obestafel. Colpì una baita dove si trovava Florentina Zenklusen con il figlio Pius di 14 anni. Morirono entrambi e anche gli animali che erano con loro.
§
Per comodità di visione, l’articolo è stato diviso in tre parti: § 1. Da Briga a Berisal, § 2 da Berisal a Simplon Dorf e § 3 da Simplon Dorf a Iselle.
§
Briga

Il lungo viaggio inizia a Briga al mattino presto. Anton Bruchi porta i cavalli passando dalla Sebastian Platz. A destra la fontana dedicata nel 1920 all’aviatore peruviano Geo Chavez, con la statuetta di Icaro in cima

Si inizia a caricare: le lettere nel sacco stanno dietro, i pacchi vengono fissati sul tetto e protetti da un telo

Bruchi deve sistemare anche un paio di sci. Nel frattempo i cavalli aspettano, riscaldati da coperte di lana

La diligenza si avvia verso Ried passando di fianco alla Walliser Keller. In fondo si scorge una delle torri del castello Stockalper
§
Ried Brig

La posta all’ingresso del paese, di fianco al monumento dedicato a Geo Chavez. Il territorio di Ried Brieg nel Seicento era quasi tutto possedimento di Kaspar Stockalper

La prima tappa per scaricare dei pacchi è a Ried Brig, a 900 metri di altitudine. Al Café Brigerberg la padrona, Mechtildis Abgottspon, si affaccia alla finestra

La diligenza prosegue in salita passando di fianco al Cafè Chavez, dove nel 1935 fu installato il primo posto telefonico
§
Schallberg

La diligenza arriva a Schallberg, il rifugio numero 2, a 1320 metri sulla strada verso il Passo. Al centro in alto la punta del Rebbio
§
La valle di Ganther
§
Berisal

Il paese, a 1526 metri di altitudine, è circondato da boschi di pini e larici. Al centro si trovano l’albergo Berisal Poste, dove era installato anche l’ufficio postale, attivo dal 1908 al 1970

Anton Bruchi passa a Zenklusen le merci da caricare sulla slitta: corrispondenza, caffè, te e sigarette. La diligenza tornerà tra poco a Briga e il viaggio della posta proseguirà sulla slitta

La moglie di Zenklusen consegna alcuni giornali mentre il figlio Eduard osserva la scena incuriosito. Sei anni dopo, nella notte tra l’11 e il 12 Agosto del 1956, mentre era in una baita a Laggin, la signora Florentine Zenklusen morì con il figlio Pius di 14 anni a causa di un fulmine
§
Per seguire il viaggio dell’ultima diligenza cliccare qui: § 2 da Berisal a Simplon Dorf e § 3 da Simplon Dorf a Iselle.
§
Ringrazio Giorgio Vozza per l’aiuto alla revisione del testo e per l’identificazione delle foto. Per questo devo ringraziare gli iscritti al gruppo facebook Verbania Antiche Immagini e tutti coloro che mi hanno gentilmente aiutato a collegare le foto ai luoghi. In particolare Rolf Gruber, Patric Zenklusen,
Valerio Sartore, Monica Egoli, Gb Finocchiaro De Lorenzi, Danilo Tacchi
Rispondi