Presso alla sponda del Lago veggonsi sorgere dall’acqua gli avanzi di questi castelli, collocati sul prolungamento subacqueo del promontorio. Mentre all’ombra del Feudalismo si andavano per ogni dove rinnovando scene d’orrore, cinque fratelli della famiglia Mazzarda sul principiar del secolo decimo quinto, per commettere impunemente ogni sorta di violenze e delitti, que’ castelli eressero, e per dieci anni gli tennero. Ne furono in seguito schiacciati, e gli ebbero poi i Borromei. Ora sono ridotti a casucce, e servono di ricovero ai pescatori. Il paese di Canero, che fa di se bella mostra, è ben coltivato, e ben vi si allignano gli ultivi e le viti, il clima vi è dolce a segno, che in qualche stagione jemale delle più miti vi si posson tenre allo scoperto gli agrumi. Al nord di Cannero è posto Cannobio, a cui si può andare per terra e per acqua passando la punta della Creta, ove si era cominciato un cavo, ora abbandonato, per giungere a un filone di pirite. Progredendo più oltre nella stessa direzione si entra nel territorio del Canton-Ticino, altro de’ componenti la Confederazione Elvetica.
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Da: Friedrich e Carolina Lose, Viaggio pittorico e storico ai tre laghi Maggiore, di Lugano e Como, Milano 1818, Milano, Biblioteca Nazionale Braidense.